Giudici che si occupano di abusi e reati sessuali che inviano membri alle colleghe (direi asilo, o al massimo elementari).
Poi, come se non bastasse, l’imbarazzo: ieri sera, in diretta TV, in prima serata nel programma “In onda”, sul canale LA7, a circa metà trasmissione,
Nicola Gratteri, magistrato e saggista conosciuto, discriminato e temuto in Italia ed all’estero per la sua integrità, parlando di sovraffollamento delle carceri, fa notare la non-lotta (o finta lotta?) alla criminalità organizzata da parte delle autorità svizzere.
Bel quadretto della magistratura ticinese e svizzera.
La stampa ticinese, oggi, muta. Sbadataggine? Tacito consenso?
Liberi tutti?
Chiediamo a tutti di essere consapevoli del ruolo che ciascuno di noi può giocare nel fermare le violazioni.
Condividi questo articolo per diffondere la consapevolezza, e per chiedere alle autorità di agire oppure di essere onesta e dire che tutto è lecito in base al volume di affari che uno crea.